giovedì 31 dicembre 2009

New Frontiers

Me mbylljen e ketij viti (paste qene i mbare per te gjithe),po i hapim portat vitit te ri 2010 dhe mendjeve tona drejt horizontesh te reja.Per kete arsye po postoj nje kenge te Franko Batiatos,New Frontiers me shpresen qe neser e tutje te abdikojme ne te:

L'evoluzione sociale non serve al popolo
se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero.
The new frontiers
of the nouvelle vague.
Organizza la tua mente in nuove dimensioni,
libera il tuo corpo da ataviche oppressioni.
Organizza la tua mente in nuove dimensioni
libera il tuo corpo da ataviche oppressioni.
The new frontiers
of the nouvelle vague.
Libera la tua immaginazione temporale,
e mandala al potere nel tuo organo sessuale.
Libera la tua immaginazione temporale,
e mandala al potere nel tuo organo sessuale.
Uomini innocenti
dagli istinti un po' bestiali
cercano l'amore dentro i parchi
e lungo i viali.
Le pareti del cervello
non hanno più finestre.

martedì 29 dicembre 2009

Breve invito a rinviare il suicidio

Va bene, hai ragione,
se ti vuoi ammazzare.
Vivere è un offesa
che desta indignazione...
Ma per ora rimanda...
E' solo un breve invito, rinvialo.

Va bene, hai ragione,
se ti vuoi sparare.
Un giorno lo farai
con determinazione.
Ma per ora rimanda...
E' solo un breve invito, rinvialo.

Questa parvenza di vita
ha reso antiquato il suicidio.
Questa parvenza di vita, signore,
non lo merita...
solo una migliore.

Franco Battiato, "L'ombrello e la macchina da cucire" - 1995

La vita

L'ignoto.Questo dovrebbe essere il secondo nome della vita.Perche nessuno di noi non ha capito ancora la sua essenza come deve. Eppure,ognuno la usa come meglio gli viene.Talvolta non ne si e cura come lo si deve avere,viene consumata e malutilizzata a fini propri.Come si puo decidere e prendere decisioni su una cosa avvolta dal mistero?Di certo non mi riferisco alle scelte di vite e decisioni personali nel condursi nel suo breve viaggio.Ma mi riferisco ad una grande percentuale di persone,se tali si possono chiamare,che in modo ignobile decidono di porre fine al tutto,sia loro che altrui. Giudicate, si puo essere cosi presuntuosi di conoscere la fonte della vita da poter essere noi la sua foce? Perche nient'altro che presunzione e'.Beh,forse in un certo modo capirei gli assassini. Dio mio, non giustificarli, perche giustificabili non possono essere, ma essendo tanto malandati psicologicamente da non poter pensare tanto, no lo si puo neanche accusarli di un'gesto cosi intelligente per loro come la presunzione.Ma non posso in alcun modo capire i grandi pensatori ,scrittori e scienziati,l'elite' cioe, che in un gesto solo decide di farla finita.Eppure dovrebbero sapere che la vita e un dono datoci dalla natura (o da Dio dipendemente dai credenti,tanto e lo stesso),e come tale chi siamo noi di fronte a lei per poterla giudicare e poterla sentenziare?A volte ci dimentichiamo di questo ed e' la natura stessa a ricordarcelo che noi non siamo ne' i protagonisti di questo cortomettraggio,ma e la natura stessa con la vita donatoci, ad essere la nostra protagonista, e noi i suoi registi,ognuno a modo suo, e come ogni regista si prende cura e tenta il meglio per fare della sua modesta opera,una vera opera d'arte,cosi dovremmo fare anche noi con essa.Di certo non lascio stare neanche gli eterni pessimisti,perche oltre il porre fine,non c'e insulto piu grave alla vita che non assaporarla mai come si deve.Sebbene con le sue avversita.Per questo adoro i monaci buddisti, che, ogni sera prima di addormentarsi prendono una tazza e la capovolgono.Perche nella vita non si sa mai,si deve sempre cercare la gioia anche se non la vediamo,perche c'e e di questo vi assicuro.Noi siamo sempre in ricerca della possibile vita dopo la morte,senza pero' fermarci un attimo e' riffletere su quella attuale, terrena. Perche cerchiamo scappatoie e certe volte anche scorciatoie,ma il bello della vita e viverla e con il dovuto rispetto, perche senno'che ci differenzia dagli oggetti?

lunedì 28 dicembre 2009

I'm that

Por cfare?Cfare jemi ne te vertete?Jo me kot shtroj pyetjen "cfare" e jo kush, dhe nuk i referohem te qenit tone nga aspekti biologjik e shkencor. Franko Batiato shkruan ne kengen e tij "Il vuoto": "Tu sei quello che tu vuoi, ma non sai quello che tu sei". Prandaj papritmas kjo pyetje na turbullon, frikeson, frike kjo, e brendeshme sepse nje pyetje e tille kerkon nje pergjigje jo fort te kendshme te cilen nuk e kemi kerkuar ndonjehere por qe thelle-thelle, ndodhet ne subkonshin tone, aty thuajse e paprekur.Kutia jone personale e Pandores. Sepse duke e hapur ate mund te perballemi me nje ane tonen te panjohur (me shume te paperballur) , anen tone te erret. Dikush mund te mos pranoje ekzistencen e saj brenda vetvetes, por kjo eshte e pamundur. Taiji. Ligjet e natyres. Ku ka drite, ka edhe erresire. Perndryshe cili do te ishte sensi i drites? Ceshtja eshte se e njohur apo jo kjo erresire nuk duhet ushqyer. Por si nje materie e zeze brenda nesh, rreth te ciles nuk dime shume, ne nuk e kuptojme kete, dhe ne mungese kuptimi zgjedhim rrugen me te shkurter ndaj pyetjes se fillimit, e shmangim ate. Sepse perndryshe do te na duhej te benim balancin e yin-it e yang-ut tone te brendshem, dhe kemi frike te zbulojme sa i jemi larguar spiritualitetit qe na jep ate ndryshim te vogel nga materia e thjeshte."La via orizzontale ci porta verso la materia, quella verticale verso lo spirito". Problemi qendron ne faktin se ne jeten tone tokesore ne ecim ne diagonal. Shqetesimi yne pra, edhe njehere qendron ne zbulimin e ketij koeficienti kendor. Nga anojme me shume dhe, a na pershtatet pyetja cfare? Nje shqetesim qe duhet te largohet ne te njejtin cast qe do te kuptojme, realizojme ekzistencen e dualitetit brenda nesh. Flitet gjithnje per njeriun qe une cilesoj normal, njeriun tek i cili katarsisi nuk eshte aq i tmerrshem sa ne dukje, por edhe nese eshte i tille njeriu duhet te sforcohet e te analizoje vetvehten, e ne fund te luftoje per permiresim e jo te lutet per cberje, sepse asgje nuk cbehet, por vetem te permiresohet. Duhet te luftojme pra per te mposhtur metamorfozen qe mund te kete nisur tek ne, e ti kthehemi evolimit.

Come un cammello in una grondaia

Vivo come un cammello in una grondaia
in questa illustre e onorata società!
E ancora, sto aspettando, un'ottima occasione
per acquistare un paio d'ali, e abbandonare il pianeta,
E cosa devono vedere ancora gli occhi e sopportare?
I demoni feroci della guerra, che fingono di pregare!
Eppure, lo so bene che dietro a ogni violenza esiste
il male... se fossi un po' più furbo, non mi lascerei tentare.
Come piombo pesa il cielo questa notte.
Quante pene e inutili dolori.

Franco Battiato , "Come un cammello in una grondaia"-1991